I gioielli in ambra

Così come il corallo e le perle, anche l’ambra ha per me un fascino del tutto speciale, quello di una resina viva. Ad accomunare queste tre gemme è il fatto che sono prodotte da organismi animali (nel caso del corallo e delle perle) o vegetali (nel caso dell’ambra), una caratteristica che le rende uniche. Per questo ho deciso di dedicare il prossimo mese a questa magnifica resina: dal 7 al 20 settembre su bottegaetrusca.it potrete trovare una selezione di gioielli in ambra - collane, bracciali, anelli e orecchini – con il 20% di sconto. Quale maniera migliore di celebrare una delle mie pietre preferite offrendovi l’opportunità di acquistarla a prezzi scontati?

L’origine dell’ambra

Per raccontarvi qualcosa a proposito dell’ambra comincerò dalla sua origine. La splendida resina dalla particolare tonalità di giallo (che ha dato vita anche ad un colore specifico, l’ambrato, appunto) è una resina fossile che si è formata tra i 40 e i 50 milioni di anni fa nell’area dell’attuale Scandinavia. Al tempo (ma ancora oggi in gran parte) questa zona dell’Europa settentrionale era ricoperta da vastissime foreste subtropicali di Pinus succinifera, i quali producevano una enorme quantità di resina. Nel corso dei secoli questa resina è stata trasportata dall’acqua fino a raggiungere il Mar Baltico, che ad oggi rappresenta la principale zona di produzione di ambra nel mondo.

Quando poi le glaciazioni hanno congelato le acque del pianeta, la resina è stata soggetta ad una fortissima pressione, avviando in questo modo il processo di polimerizzazione ed in seguito fossilizzazione. Nel momento del successivo cambio climatico, il rialzo delle temperature ha dato vita al Mar Baltico; nelle profondità del sottosuolo marino la resina ha completato il processo di fossilizzazione, diventando finalmente ambra.

Il nome “ambra” (dall’arabo anbar), deriva da un’altra sostanza utilizzata fin dall’antichità in profumeria. Si tratta di una secrezione delle pareti dell’intestino del capodoglio (l’ambra grigia), caratterizzata da un’aromaticità molto intensa. Le due sostanze non hanno niente in comune, se non il fatto di essere particolarmente fragranti, da qui l’origine del nome che per estensione è stato dato anche alla resina vegetale.   

Oltre al suo classico colore dalle tipiche sfumature gialle, l’ambra presenta differenti tonalità. Questo perché il colore dipende direttamente dalla sua composizione (quindi dall’albero che l’ha prodotta) e da ciò che è successo nel corso dei millenni che hanno seguito la secrezione della resina. Trasparente o traslucida, l’ambra è presente in una vasta gamma di colori che vanno dal blu al marrone, dal verde all’arancio fino al rosso e al bianco. Dell’ambra baltica esistono oltre 250 diverse tonalità di colore, classificate in tre grandi gruppi, l’antico (o classico), il cognac e il limone.

Un’altra caratteristica unica di questa resina è che presenta per forza di cose molte imperfezioni e inclusioni provenienti da epoche preistoriche, come semi, resti di foglie, piume o addirittura interi insetti. Oltre che rappresentare un pezzo da collezione, l’ambra con un’inclusione è un documento preziosissimo per i paleontologi, che in questo modo possono analizzare una creatura molto ben conservata proveniente direttamente dall’antichità.  

Le diverse tipologie di ambra

Esistono diverse tipologie di ambra, definite dai trattamenti ai quali vengono sottoposte le resine prima di essere messe in commercio:

Ambra Baltica Naturale. Si tratta di una gemma che è stata sottoposta esclusivamente ad un trattamento di tipo meccanico, come macinazione, taglio o lucidatura, senza alcuna modifica delle sue proprietà naturali.

Ambra Baltica Modificata. In questo caso l’ambra è stata sottoposta solo al trattamento termico, oppure ad alta pressione. Il calore o la pressione hanno modificato le sue proprietà fisiche, incluso il grado di trasparenza e il colore, oltre ad averla sagomata in forme specifiche.  

Ambra Baltica Ricostruita. Come indica la definizione, è fornata da pezzi di ambra sottoposti ad alta temperatura ed elevata pressione, senza ulteriori componenti.

Ambra Baltica Incollata. Questa è la varietà meno pregiata di ambra, formata da due o più pezzi di ambra di altre tipologie, uniti con una colla trasparente.

Il copale. A differenza dell’ambra, che come abbiamo visto è resina fossilizzata, con il termine copale si indica una resina vegetale subfossile, o anche fossile, che risale a oltre 10.000 anni fa. Nonostante sia molto simile all’ambra, il copale è molto più giovane. Ha un aspetto opaco e lattiginoso, ma è molto meno duro dell’ambra.

Come riconoscere l’ambra vera da quella falsa

L’ambra ha una caratteristica molto particolare, ha proprietà elettrostatiche. Questo significa che se strofinata crea intorno a sé un campo elettrostatico, per questo è capace di attrarre piccoli pezzettini di carta.

Bottega etrusca

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