Il rubino: la pietra con più imitazioni

Il rubino è una pietra affascinante, che incanta con il suo colore avvolgente e che accompagna la storia dell’umanità dai suoi inizi, portando con sé poteri e significati nascosti. Purtroppo è anche una delle pietre preziose più imitate e le sue imitazioni hanno tratto in inganno anche la regina d’Inghilterra! Ma conosciamola meglio insieme.

Il rubino, il re delle pietre preziose

Il rubino era considerato dagli antichi indiani il “re delle pietre preziose”, ratnaraj. La pietra rossa per eccellenza è una delle cinque pietre più importanti presenti in natura insieme allo zaffiro, allo smeraldo, all’acquamarina e al diamante. È una varietà monocristallina dell’ossidodi alluminio e ha una durezza 9, molto alta, che lo rende adatto a essere incastonato nei gioielli. Le sue sfumature vanno dal rosso intenso delle pietre più pregiate al rosa scuro. Il rubino che troviamo in commercio proviene da tre giacimenti principali: Sri Lanka, Thailandia e, quello che ci regala le pietre più belle, Birmania. Gli esperti sono in grado di capire la provenienza della pietra, analizzando la sua composizione al microscopio. Una volta estratto il rubino viene tagliato: questo è un passaggio molto importante per la storia di quella pietra, vediamo perché.

 

I tagli del rubino

I tagli del rubino sono principalmente due e influiscono notevolmente sulla bellezza e soprattutto sul valore della pietra. Il rubino può essere sfaccettato (sopra o sotto o su entrambi i lati, come nella briolette) oppure tagliato a cabochon, con la sommità convessa, il sotto piatto e l’assenza di sfaccettature. Nel taglio a cabochon, il rubino può presentare due fenomeni molto particolari: il gatteggiamentoe l’asterismo. Nel primo caso, al momento del taglio si formano sulla pietra delle sfumature che ricordano l’occhio di un gatto, più scure al centro e più chiare sui lati. Nell’asterismo invece, sul rubino compaiono delle striature che formano una sorta di stella o di asterisco, a sei o dodici punte, che percorrono tutta la pietra.

I gioielli con rubino

I gioielli con rubino sono tra i miei preferiti: il loro colore intenso rapisce lo sguardo immediatamente. Data la durezza del rubino, uno degli abbinamenti che preferiscono è quello con i diamanti, l’unica pietra preziosa con una durezza superiore, 10. I diamanti infatti da una parte esaltano la luce del rubino, dall’altra agiscono da cuscinetto e lo proteggono. Un anello di brillanti come questo con al centro un rubino è un gioiello di valore, che può completare la vostra mise per un’occasione importante. Mi piace tuttavia anche utilizzare montature più semplici come in questo girocollo con rubino e oro bianco o in questi orecchini. Molto interessante a mio parare è anche l’incontro tra rubino e corallo rosa: trovo che le sfumature di entrambi si sposino bene per creare prodotti unici, come potete trovare nella mia gioielleria di Pisa.

 

 

Come riconoscere le imitazioni del rubino

Il rubino è da sempre una delle pietre più imitate, per questo è importante imparare a riconoscere i falsi. Come vi ho detto già altre volte, è buona abitudine al momento dell’acquisto di una pietra preziosa farsi seguire e consigliare da un gioielliere di fiducia, come faccio io nella mia gioielleria di Pisa. Il rubino può vantare imitazioni con pietre naturali, pietre artificiali e pietre sintetiche. Le pietre artificiali sono piuttosto facili da riconoscere perché hanno caratteristiche molto diverse da quelle vere. Le pietre sintetiche, invece, sono costruite in laboratorio e sono chimicamente e fisicamente uguali ai rubini veri: per questo possono essere riconosciute solo da un occhio molto esperto. Il rubino è stato infatti la prima pietra a essere riprodotta in laboratorio: nel 1902 Auguste Verneuil fuse una polvere con la stessa identica composizione del rubino. Il rubino sintetico è comunque ben riconoscibile al microscopio, grazie alla presenza delle linee di accrescimento. Ma a volte anche occhi più esperti possono essere ingannati: conoscete la storia dell’inganno della corona?

Pietre che sembrano rubini e l’inganno della corona

Come ho detto, esistono anche pietre naturali che possono essere confuse con i rubini, come lo spinello e la tormalina. La tormalina nella sua varietà rossa, detta rubellite, ha un colore molto intenso che può essere scambiato per il rosso di un rubino. Per quanto riguarda lo spinello, invece, è così simile al rubino da aver tratto in inganno anche la Regina d’Inghilterra: il cosiddetto Rubino del Principe Nero, infatti, è una gemma di circa 5 cm incastonata nella corona indossata dai reali inglesi, ritenuta da sempre un pregiato rubino. Ebbene, grazie alle analisi effettuate in laboratorio, si è scoperto che la pietra in questione non è un rubino ma uno spinello rosso. La notizia ovviamente non diminuisce la bellezza della pietra e della corona in cui è incastonata. Conclusioni Il fascino del rubino è a mio parere unico e, come avete visto, spesso non ha bisogno di montature importanti per sprigionare tutta la sua bellezza! Come sempre vi invito a prestare attenzione alle imitazioni e a lasciarvi consigliare da un esperto quando volete fare un acquisto di questo livello. Se volete conoscere anche le altre pietre, vi invito a leggere gli altri articoli del mio blog: ametista, diamanti, corallo, cammeo e perle.

Bottega etrusca

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