La mia esperienza in materia di pietre: come l’ho conquistata e dove mi ha portato

Per creare gioielli unici e particolari bisogna conoscere bene le pietre. Per questo ho sempre fatto di tutto per acquisire competenze e accrescere la mia esperienza nel campo delle pietre preziose. Ho iniziato fin da ragazza a mettermi in gioco, faticando non poco in un mondo dominato da uomini, dove i giovani e soprattutto le donne si contavano sulle dita di una mano. Sono andata a Milano per studiare e per farmi una cultura che fosse una base di partenza per la mia carriera. Ho viaggiato tanto, soprattutto in Oriente, visitando i paesi dove vengono estratti i preziosi, conoscendo i commercianti e cercando di carpire e catturare i segreti di questo un mondo. Oggi continuo a viaggiare da sola sempre spinta dalla sete di conoscere l’universo delle pietre, più che dall’opportunità di poter concludere affari.

A cosa mi riferisco quando parlo di expertise? Alla capacità di osservare una pietra e di determinarne in modo certo la qualità, e di conseguenza il valore, oltre che alla conoscenza dei tanti “trucchi del mestiere” che molti personaggi del settore utilizzano per camuffare la realtà di alcuni gioielli.

Il mio  bagaglio di esperienza mi permette di riconoscere con certezza se la colorazione di un diamante fancy è naturale o è data da trattamenti. Non solo, ma anche se uno smeraldo brasiliano viene spacciato di origine colombiana, dopo essere stato riscaldato per renderlo più omogeneo, se un rubino è naturale o se è prodotto in laboratorio e se una perla proviene effettivamente da acqua salata o se è invece coltivata in acqua dolce.

Non si è trattato di una conoscenza fine a sé stessa, tutto quello che ho imparato ha determinato il mio stile, ha reso riconoscibile la mia mano nel creare gioielli. L’esperienza accumulata si è tradotta nella capacità di “vedere” nel gioiello qualcosa di forte e inedito, una caratteristica che mi ha permesso di pormi in anticipo rispetto alle tendenze della moda e di anticiparle piuttosto che seguirle. Oggetti che magari inizialmente possono sembrare un azzardo fuori dal tempo, ma che in seguito si affermano e conquistano le mie clienti.

È successo così per le collane lunghe ispirate a Coco Chanel, come ho spiegato recentemente a Paola Baronio sul suo blog lamiacameraconvista.com, che ho lanciato quando andavano di moda esclusivamente i girocollo, o per la collezione dei cammei, accessori che ho riscoperto con un design contemporaneo, su collane e orecchini che si sono rivelati un successo.

Oltre che sfruttarla per creare gioielli particolari, ho messo la competenza che ho acquisito al servizio di un’ulteriore attività, quella di consulenza per la valutazione delle pietre. Spesso sono stata chiamata a dare un parere su gioielli che alcuni miei clienti avevano ereditato o acquistato da altri.  Dopo la fase di valutazione si decide insieme al cliente cosa fare con il gioiello, consapevole del suo valore materiale e affettivo, consiglio loro la sede più opportuna dove venderlo oppure, entra in gioco la mia vena creativa: disegno e ricreo un nuovo gioiello. Questa è senza dubbio la parte che preferisco.

Sono convinta del fatto che proprio la mia esperienza e competenza mi abbiano aiutato in maniera fondamentale ad affermarmi come gioielliera, quindi una professionista che si occupa di stimare il valore delle pietre. Un’attività che ancora oggi mi riempie di gioie e soddisfazioni!

Bottega etrusca

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